La festa finale di SPONC! celebra l’inclusività del movimento sportivo universitario

Il CUSI ha riunito oltre duecento persone a Rimini da tutta Italia per tre giorni di giochi e dibattito

Venticinque CUS, venti relatori, decine di ore di dibattiti, cinque tornei di sport non convenzionali, due simposi, ma soprattutto oltre duecento presenze tra studenti, atleti, docenti universitari, amministratori locali, dirigenti sportivi e addetti ai lavori. Questi i numeri dell’evento finale di “SPONC! – Sport non convenzionale per tutti”, andato di scena a Rimini da venerdì 11 a domenica 13 novembre.

Non solo numeri nel capoluogo romagnolo: tante e positive le emozioni tra i partecipanti che hanno vissuto un’esperienza unica, diversa dall’ordinario, non convenzionale. Il movimento universitario guidato dal CUSI, abituato a sane competizioni agonistiche in cui vittorie e sconfitte sono pane quotidiano per gli studenti atleti italiani, ha in questi giorni arricchito il proprio bagaglio sportivo e culturale prendendo parte ad una manifestazione unica non sono nel suo genere, ma in particolar modo nello spirito.

Il macro progetto CUSI Sport Inclusivo vede porre a Rimini una pietra miliare del proprio percorso già ben avviato da tempo: SPONC! in dodici mesi ha cambiato volto ai CUS che si sono definitivamente aperti al territorio, stringendo ancor di più relazioni con le amministrazioni locali grazie al supporto di ANCI, partner di progetto con ANCIcomunicare, e dimostrando ancora una volta che la pratica sportiva è uno strumento dal potenziale enorme per tendere un braccio verso le categorie più disagiate. Lo sport di base, praticato all’aria aperta e rivolto a quante più persone possibili proprio come lo intende strategicamente il Dipartimento per lo Sport, finanziatore del progetto, è la chiave di volta per la definitiva emancipazione dei CUS.

La tre giorni di Rimini si è compiuta in un evento che ha avuto un’anima sportiva ed un’anima convegnistica. Dopo gli arrivi e le riunioni programmatiche del venerdì, al sabato mattina i parchi e le strade di Rimini sono stati teatro di giochi non convenzionali. Cammina e raccogli, corsa con i sacchi, tiro alla fune, percorso guidato ed il divertentissimo ritmo! squadra: gare vissute con spirito di partecipazione e divertimento, sorrisi ed abbracci, ma anche voglia di vincere. CUS Venezia, CUS Piemonte Orientale e CUS Sassari salgono sul podio mettendosi al collo le medaglie di campioni d’inclusività e non convenzionalità.

Nel pomeriggio di sabato ampio programma di dibattito, aperto dai saluti istituzionali di Antonio Dima presidente CUSI, Roberto Pella vicepresidente vicario ANCI e Moreno Maresi assessore allo sport della città di Rimini. Il primo simposio “Salute e sport nelle città: il benessere dei cittadini di oggi e domani” ha visto alternarsi al tavolo dei relatori Nicola Cesari delegato ANCI Emilia-Romagna allo sport e sindaco di Sorbolo Mazzeni, Marco Panieri sindaco di Imola, Marco Bosi vicesindaco e assessore allo sport di Parma, Fabio Pagliara presidente Fondazione SportCity, Federico Serra Capo Segreteria Intergruppo parlamentare “Qualità di vita nelle città”, Silvio Tafuri docente università di Bari, Dario Colella docente Università del Salento, Antonello Passacantando responsabile scuola di educazione fisica Regione Abruzzo.

Parola poi ad Asia Mercatelli, vice campionessa mondiale universitaria di triathlon, che ha testimoniato l’esperienza dello studente atleta di atlo livello dando il la al secondo simposio “Lo sport universitario nelle città: la sinergia tra città, università e CUS”. Hanno relazionato al folto pubblico in sala Roberta li Calzi assessora al bilancio e allo sport di Bologna, Andrea Tomaello assessore allo sport di Venezia, Massimo Zanotto presidente CUS Venezia, Roberto Rella presidente CUS Lecce, Marco Gesi prorettore Università di Pisa, Cristina Cortis delegata allo sport Università di Cassino, Paolo Foresio Assessore allo sport di Lecce.

Domenica mattina infine le premiazioni agli atleti e dirigenti accorsi a Rimini al termine della disseminazione dei risultati: oltre venticinque comuni coinvolti dai venticinque CUS partecipanti, più di centotrenta enti interessati, oltre centocinquanta operatori impegnati, più di millecinquecento persone inattive partecipanti per un totale di quattromila destinatari coinvolti tra i 5 e i 75 anni, in dodici mesi oltre cento eventi locali ed un grande evento nazionale che ha lasciato tutti con il sorriso sulle labbra.

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