Immigrazione, evento conclusivo Lgnet2: storie e voci dalle Città aderenti al progetto europeo
Biffoni: “Abbiamo confermato l’impegno che i Comuni svolgono quotidianamente nel realizzare percorsi di reale integrazione dei migranti”
Oggi si è tenuto l’evento conclusivo del progetto europeo Lgnet2, coordinato dal ministero dell’Interno – Direzione centrale per le Politiche migratorie, Autorità di Gestione FAMI, in collaborazione con Anci e fondazione Cittalia, finanziato dal Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (Fami).
I Comuni aderenti al progetto Bologna, Bolzano, Caserta, Firenze, Genova, Latina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Potenza, Roma, Sassari, Taranto, Torino, Trieste e Anci Liguria si sono ritrovati questa mattina a Roma nella sede, intitolata a David Sassoli, del Parlamento europeo in Italia, in Piazza Venezia – Roma.
Il progetto Lgnet2 nasce dalla volontà di dare sostenibilità e continuità alle azioni previste dalla precedente iniziativa (Lgnetea), replicando un modello operativo sperimentato con successo.
Lgnet è infatti un’esperienza progettuale unica nell’ambito dell’inclusione dei migranti. Può infatti contare su un partenariato vasto – che vede una ampia rete interistituzionale e multilivello costituita da 16 aree metropolitane e/o grandi città italiane che lavorano in rete sotto il coordinamento del Ministero dell’Interno in qualità di capofila e con il supporto tecnico e istituzionale di Anci e Fondazione Cittalia – ed elevate opportunità di stabilizzazione degli interventi nell’ambito dei servizi ordinari di welfare territoriale.
Durante l’incontro, alla presenza di amministratori, dirigenti e funzionari comunali dei territori coinvolti è stato proiettato il docufilm “Ritratti – Storie e Voci dai Comuni Lgnet”, realizzato da Anci Comunicare. Un racconto delle attività svolte su ciascun territorio delle 16 Città italiane coinvolte.
Hanno beneficiato del progetto le persone migranti regolarmente soggiornanti esposte a grave rischio di emarginazione sociale, a cui sono stati forniti servizi di pronta assistenza, supporto psico-socio-legale, supporto all’inclusione abitativa, accesso ad azioni di impegno civico.
I risultati presentati anche stamattina risultano ampiamente superiori a quanto previsto dagli indicatori di risultato previsti, sia in termini di numero di beneficiari raggiunti che di servizi territoriali attivati.
Il sindaco di Prato e delegato Anci all’Immigrazione, Matteo Biffoni ha dichiarato: “Oggi abbiamo confermato ancora una volta l’impegno che i Comuni svolgono quotidianamente nel realizzare percorsi di reale integrazione delle persone migranti, con particolare attenzione alle persone più fragili. Al Ministero dell’interno va il nostro ringraziamento – continua Biffoni – per aver creduto al valore di questa rete di Comuni che ha fatto dello scambio reciproco un modus operandi stabile”.
“Alla base di Lgnet c’è una visione condivisa-prosegue Biffoni – sull’importanza di prendersi cura delle persone anche come investimento sul benessere dell’intera comunità, sia in termini di risposta alle situazioni di marginalità e disagio sociale sia di efficientamento dei servizi locali. Le risorse assegnate ai Comuni aderenti hanno determinato effetti positivi per l’intera struttura comunale, impattando su tutti i settori della macchina amministrativa locale”.
“L’ottima riuscita dell’edizione appena conclusa e soprattutto la validità degli obiettivi raggiunti – conclude Biffoni – consentirà ad altri importanti Comuni di aderire alla terza edizione, che è prossima all’avvio. Infatti, l’incontro di oggi non è stato solo un momento conclusivo, ma è stato anche un momento di confronto per il futuro, così da rafforzare alcuni aspetti e immaginare nuovi percorsi”.
Il Prefetto Maria Forte, direttore centrale per le politiche migratorie, Autorità Fami del Ministero dell’Interno ha dichiarato: “Come soggetto capofila del partenariato e Autorità di gestione del Fondo che ha finanziato l’azione progettuale, oltre che ringraziare Anci, Cittalia e i Comuni partner, non posso che essere soddisfatta di come le risorse del Fami siano state impiegate e dei risultati conseguiti, sia in termini di percorsi effettivamente attivati a favore dei migranti intercettati e presi in carico, sia per il processo sistemico che si è generato attraverso una migliore comunicazione interistituzionale, il rafforzamento delle reti di collaborazione tra i servizi e la strutturazione di innovative e funzionali modalità di intervento effettivamente rispondenti alle esigenze delle comunità locali”.