Sport & Health City Manager: formazione con focus su urbanistica, mobilità sostenibile e finanza locale
Quarto fine settimana a Bagni di Tivoli, con focus su strategie di pianificazione urbana in ottica di salute, sistemi di trasporto efficienti e mobilità sostenibile, finanza locale. Spazio anche al confronto tra Alumni e attuali corsisti U35 impegnati nel percorso formativo, organizzato da Anci, nell’ambito del progetto “I giovani per le ‘Città dello Sport e della Salute’”.
Prosegue il percorso formativo per Sport & Health City Manager, innovativa figura professionale già riconosciuta come buona pratica dall’Health Inclusivity Index sviluppato da UCL – University College London ed Economist nel 2024.
Anche il quarto fine settimana di lavori al Grand Hotel Duca D’Este Bagni di Tivoli si è concentrato sull’integrazione di strumenti e strategie volti a promuovere un ambiente urbano che favorisca la salute e il benessere collettivo.
In particolare, le due giornate di lavoro di venerdì 31 gennaio e sabato 1 febbraio hanno mostrato ai giovani corsisti, tutti under 35, come anche urbanistica, mobilità sostenibile e finanza locale concorrano, nei diversi ambiti, all’obiettivo di formare professionisti con una visione multidisciplinare e una capacità programmatoria, necessarie per rispondere alle sfide della crescente urbanizzazione e ai cambiamenti climatici.
Tematiche che sostanziano il percorso formativo per Sport & Health City Manager, giunto alla terza edizione e organizzato da Anci, nell’ambito del progetto “I giovani per le ‘Città dello Sport e della Salute’”, in collaborazione con HCI – Health City Institute e Sapienza Università di Roma, e con il patrocinio della Cattedra UNESCO sull’Urban Health, Cities+ e Science for Cities.
I corsisti, settimana dopo settimana, entrano in contatto con i diversi argomenti previsti dal programma formativo e con i docenti, provenienti dalla PA e dal mondo privato.
Venerdì 31 gennaio, Stefano Capolongo e Andrea Rebecchi, Professori ordinari del Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e ambiente costruito (ABC) del Politecnico di Milano hanno esplorato il tema delle strategie di pianificazione urbana e architettonica e di come essa debba essere orientata alla tutela e alla promozione della salute pubblica. In particolare, integrando aspetti teorici e casi concreti, l’analisi ha evidenziato il ruolo cruciale degli Urban Green Spaces, non solo come elementi estetici, ma come veri e propri strumenti per la promozione e la protezione della salute pubblica, e delle cosiddette Healthy Design Strategies.
Nel pomeriggio, il dibattito si è arricchito con il confronto e il contributo degli Alumni dei due precedenti corsi per Health City Manager, i quali hanno voluto sottolineare aspetti diversi, relativi all’esperienza vissuta e agli sbocchi professionali maturati. A intervenire, da remoto o in presenza, sono stati: Valerio Arcobelli, Roberta Beltrami, Chiara Berti, Federico Bianchino, Francesco Caroli, Vittoria Cugusi, Alessandro De Bernardis, Marco Innocenti, Valerio Langé, Luca Pirisi, Giorgia Sorrentino, Cesare De Virgilio Suglia e Silvia Surricchio.
Nella seconda giornata, Massimo Marciani, esperto di mobilità sostenibile e trasporti, ha proposto ai corsisti importanti riflessioni su come i sistemi di trasporto efficienti e le strategie di mobilità sostenibile siano fondamentali per ridurre l’inquinamento e migliorare la qualità dell’aria, e quindi della vita, in ambito urbano. La seconda parte del suo intervento si è spostata dall’analisi del contesto a quella di strumenti di pianificazione strategica a lungo termine come il PUMS (Piano Urbano Mobilità Sostenibile), di come strutturarlo dal punto di vista strategico e operativo, di come attuarne le misure e monitorarne gli effetti.
La seconda giornata si è chiusa con la sessione di Ivana Rasi, Direttore dell’Ufficio II dell’Ispettorato Generale per la Finanza delle Pubbliche Amministrazioni (IGEPA) del MEF, che ha illustrato ai corsisti gli strumenti di programmazione a disposizione degli Enti locali per realizzare indirizzi e obiettivi, sostenibili economicamente e coerenti dal punto di vista valoriale, qualitativo e quantitativo.
Il week-end ha rafforzato l’idea che il ruolo dello Sport & Health City Manager debba avere consapevolezza della necessità di superare i silos e integrare, tra le altre, le competenze di pianificazione urbana e architettonica, gestione strategica della mobilità e sostenibilità finanziaria. Tale visione integrata si configura come una risposta concreta alle sfide poste dalla trasformazione – già in essere e futura – delle nostre città, rendendole laboratori di innovazione e sperimentazione per la salute pubblica e la qualità della vita nelle città.
Nei prossimi due fine settimana di febbraio prosegue il percorso formativo, che si concluderà poi il 25 febbraio con la cerimonia di consegna degli attestati.