Lgnet2, Roma Capitale inaugura nuovo polo interculturale per accoglienza e integrazione

Il progetto Lgnet2 è finanziato dall’Unione Europea e coordinato dal Ministero dell’Interno in collaborazione con Anci

Anche il Comune di Roma rafforza le azioni nell’ambito del progetto Lgnet2, finanziato dall’Unione Europea con la linea Misure Emergenziali del Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (Fami) e coordinato dal Ministero dell’Interno (Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione) in collaborazione con Anci e 16 città italiane dal nord al sud del Paese.
Verrà inaugurato oggi 20 giugno il polo interculturale Open Space (C.so Vittorio 43), uno spazio aperto e stabile per rispondere alle esigenze dei cittadini dei Paesi Terzi e che opererà in accordo con le Asl, i municipi e il terzo settore. All’interno di questo polo i migranti regolarmente soggiornanti nel territorio di Roma capitale potranno usufruire di servizi tra i quali una equipe multidisciplinare dedicata alle esigenze dei minori e composta, oltre che da mediatori culturali, anche da un neuropsichiatra dell’età infantile e un logopedista; personale sanitario che possa individuare precocemente persone vulnerabili e indirizzarle verso i servizi più adeguati sul territorio; attività di one-stop-shop mirata in particolare al rafforzamento delle attività di riabilitazione.
“In occasione della giornata mondiale del rifugiato – spiega Giancarlo Santone, direttore Uosd Centro Samifo – il centro Samifo della Asl Roma1 inaugura il primo polo interculturale cittadino Open Space, realizzato nell’ambito del progetto Psic finanziato dal Fami che vede capofila Roma capitale attraverso il dipartimento delle politiche sociali! Insieme alla Asl Roma1 sono partner le altre 2 asl cittadine roma 2 e 3. Un traguardo importante per tutta la cittadinanza romana e italiana! Saranno organizzati corsi professionalizzanti, mostre artistiche e molto altro! Ospiterà tra l’altro anche attività del progetto Lgnet2
Le attività di Lgnet2 che saranno svolte in questo nuovo polo evidenziano, ancora una volta, l’innovatività e l’approccio intersettoriale del Progetto che mira a rafforzare le connessioni e le reti territoriali esistenti per rendere le città più sicure e più inclusive per tutti.

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